Hackerando la Macchina Ridotta

Titolo Hackerando la Macchina Ridotta
Tipologia intervento:

(convegno, laboratorio, evento, seminario, ect.)

Laboratorio didattico
Abstract generale: La storia della Macchina Ridotta è la storia dei primi quattro anni del progetto CEP. Ma il primato della Macchina Ridotta non è solo un fatto cronologico. Per il 1957 adottava soluzioni allo stato dell’arte (l’architettura parallela, la memoria a nuclei di ferrite, il controllo microprogrammato) che era raro trovare, tutte insieme, sui calcolatori coevi e che la rendevano notevolmente più moderna delle altre macchine allora presenti in Italia, il Ferranti Mk I di Roma e il CRC 102A di Milano. Inoltre, il primato e la tecnologia della Macchina Ridotta hanno un particolare significato perché, nei pochi, incredibili anni che seguirono la sua realizzazione, l’informatica fece un salto epocale, nel mondo e in Italia. Quando nel ’61 la CEP fu completata, in Italia erano già operativi molti calcolatori (le stime variano da 22 a circa 50). In particolare, anche Olivetti aveva realizzato un prototipo, la Macchina Zero, dal quale era derivato ELEA 9003 che, commercializzato nel ’59, e “vestito” da Sottsass, era stato premiato con il Compasso d’Oro per il design industriale. In pochi anni il calcolatore, da oggetto poco conosciuto anche fra i ricercatori, era diventato un prodotto ed era un componente dell’arredamento aziendale.  Il laboratorio si propone il simulatore della Macchina Ridotta v1. Il simulatore riproduce in modo storicamene accurato il quadro di controllo della MR, ma offre anche un’interfaccia utente più pratica da usare come ambiente di sviluppo per la realizzazione e la prova di programmi per la MR.
Tipo di pubblico a cui è rivolto: Studenti scuole superiori e pubblico generico.
Data 5-6-7-8 maggio 2011
Location Museo del Calcolo
Durata 2 ore
Relatori Antonio Cisternino, Vincenzo Gervasi